ll Palazzo Sforza è un capolavoro dell'architettura rinascimentale e un simbolo della storia di Proceno. Costruito nel Cinquecento dalla famiglia Sforza, conserva ancora oggi una maestosa facciata, sale affrescate, un cortile con pozzo in travertino e il ricordo di personaggi illustri. Il completamento si deve a Paolo I Sforza, che ampliò il palazzo sul lato che affacciava sulla valle del Paglia, realizzando una loggia, una cappella e altre strutture, in parte crollate nel XIX secolo. Già nel 1557 il palazzo era abitabile e ospitava anche i Priori. Tra gli ospiti illustri si ricordano Cardinale Ferdinando de' Medici e Giovanna d'Aragona.
L’edificio nacque come segno della signoria sul borgo, quando Papa Paolo III Farnese, nel 1542, concesse Proceno in feudo ai suoi nipoti della famiglia Sforza. Il progetto fu affidato all’architetto Nanni di Baccio Bigio, membro della scuola sangallesca, già attivo su grandi cantieri come San Pietro e Castel Sant’Angelo. La costruzione comportò la demolizione dell’antico palazzo comunale, forse sede di antichi "clavus annalis" etruschi.
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Giorni di apertura
Da lunedì a domenica
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Orario
8.00 - 18.00
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Accessibilità
Accessibile
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Informazioni Prenotazione
Accesso libero nelle ore diurne.
L'aspetto attuale e i restauri
Nel 1985 il Comune di Proceno ha acquistato Palazzo Sforza e ne ha curato il consolidamento e il restauro. L'androne affrescato a grottesche, il cortile con pozzo in travertino e il piano nobile decorato con affreschi attribuiti a Michele Grechi da Lucca rappresentano i principali elementi artistici. I soffitti a cassettoni e le pitture raffigurano episodi biblici, miti e leggende profane. Perduto il Salone del Marchese Paolo Sforza, rimane il monumentale camino in travertino con l'iscrizione "Paulus Sfortia".
Il Museo della civiltà contadina
Nelle stanze del piano interrato è oggi ospitato un piccolo Museo della civiltà contadina, che raccoglie centinaia di attrezzi da lavoro e oggetti domestici usati a Proceno fino a pochi decenni fa.
La piazza e la cappella del palazzo
Per valorizzare la facciata del palazzo, Paolo I Sforza fece sistemare la piazza antistante tra il 1581 e il 1584, con una pavimentazione in mattoni disposti a spina di pesce. La cappella interna, inizialmente dedicata alla Natività di Gesù, fu poi intitolata a Sant'Agnese da Montepulciano, seguendo la devozione popolare.
Gli Sforza e i successori
La signoria degli Sforza di Santa Fiora su Proceno terminò nel XVIII secolo. Dopo il Marchese Paolo I, il palazzo passò a vari eredi: i Mazzanti, i Polidoro, i Selvi e infine i Severi, che lo cedettero al Comune. Questo lungo passaggio di proprietà testimonia il valore simbolico e storico del Palazzo nella vita del borgo.
Oggi, Palazzo Sforza rappresenta una delle principali attrazioni culturali e architettoniche di Proceno, punto di riferimento per chi desidera conoscere la storia della Tuscia e scoprire uno dei borghi autentici del Lazio.
Dove
Corso Regina Margherita, 2, 01020 Proceno (VT)
Norme di visita
E' possibile effettuare foto e riprese, tranne durante le funzioni religiose.
Altre informazioni
E' possibile effettuare foto e riprese, tranne durante le funzioni religiose.