La Chiesa di San Martino, costruita nei primi anni del Duecento insieme all'adiacente convento, è uno dei luoghi di culto più significativi di Proceno. Dedicata a San Martino Vescovo, protettore della Terra di Proceno, si distingue per il suo stile gotico e per il profondo legame con la vita religiosa e culturale della comunità. L’edificio ha impianto a croce latina, con navata unica, presbiterio rialzato e coro quadrato. L’elegante campanile a vela e la facciata a capanna, ornata da un grande portale in travertino ad arco acuto e da un rosone circolare, riflettono l'essenzialità e la bellezza dell'architettura medievale. Inizialmente officiata dai Benedettini, nel 1258 fu ceduta ai Frati Minori Francescani, diventando per i procenesi la "Chiesa dei Frati". Subì diversi ampliamenti fino alle soppressioni napoleoniche e alla chiusura del convento voluta da Papa Pio VII. Abbandonata e in parte crollata, è stata restaurata tra il 1960 e il 1970, recuperando la sobrietà della struttura originale. Costruita in blocchi di tufo squadrato, presenta all'interno una volta a crociera nella zona del coro e una copertura a capriate lignee per il resto della navata. Tre archi ogivali conducono agli spazi laterali del transetto e alla sacrestia.
Affreschi, opere e testimonianze storiche
Numerosi sono gli elementi pittorici e architettonici di rilievo:
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Stemma della famiglia Sforza (1590) nel transetto sinistro;
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Madonna con Gesù Bambino (XV sec.) e San Bernardino da Siena (XV sec.);
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Miracolo francescano (XIV sec.) e Madonna della Misericordia (XVI sec.);
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Madonna con Bambino in trono (XIV sec.), attribuita alla scuola giottesca, con San Giovanni Evangelista e Maria Maddalena;
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Sant'Ambrogio ferma Teodosio (1590), San Giovanni Battista (XIV sec.);
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Crocifissione con la Madonna e Maria Maddalena, con Cristo in legno intagliato (XVIII sec.).
Sulla controfacciata destra si trova un affresco dedicato a San Martino (XVI sec.). Tra le lapidi, spicca quella di Zucconio Guerrieri, capitano delle milizie di Paolo I Sforza, protagonista della battaglia di Lepanto (1571).
Il convento scomparso e la memoria storica
Dell'antico convento di San Martino oggi resta solo un rudere, visibile accanto alla facciata. La sua demolizione risale al periodo successivo alla chiusura del complesso.
Un luogo di culto e di privilegio
Nel 1580, Papa Clemente XIII concesse l’indulgenza plenaria a chi avesse varcato la soglia della chiesa il 1° gennaio di ogni anno. Un segno della centralità di questo edificio nella vita religiosa di Proceno, dove molte famiglie nobili ambivano ad essere sepolte.
Oggi, la Chiesa di San Martino è un luogo che unisce spiritualità, arte e identità locale, testimone di secoli di storia ancora visibile nelle sue pietre e nei suoi affreschi.
Dove
Corso Regina Margherita, 21, 01020 Proceno (VT)