Nascosta tra le vie della contrada storica del Fiore, la Chiesa di San Giovanni Battista, conosciuta anche come "la Cura", è un luogo raccolto e intimo, testimone di una fede semplice e radicata. Fu costruita tra il 1769 e il 1773, dopo la demolizione dell’antica chiesa situata nella piazza principale di Proceno, per far spazio alla pavimentazione in mattoni voluta da Paolo I Sforza. La chiesa fu elevata a parrocchia e gestita da un curato, da cui deriva il nome "Cura" che ancora oggi la identifica.
L'antica chiesa, che si trovava di fronte a Palazzo Guido Ascanio Sforza, fu abbattuta per riorganizzare la piazza. Per la nuova costruzione furono utilizzate anche pietre provenienti dalla torre accanto alla Porta del Bottino. La nuova chiesa fu eretta nella Piazza d’Erbe, oggi scomparsa, nel cuore della contrada del Fiore.
Architettura semplice e significati profondi
L’edificio ha pianta rettangolare, con un’aula coperta da una volta a crociera e un presbiterio a volta a botte. Al centro dell'altare in stucco è collocato un quadro a olio su tela con tre figure: a sinistra San Giovanni Battista, al centro la Vergine Maria della Provvidenza, e a destra San Francesco di Paola.
Una piccola sagrestia è accessibile attraverso una porticina a sinistra dell’altare. Si trova a un livello più basso rispetto alla navata e potrebbe essere parte di un antico edificio preesistente, le cui tracce sono ancora visibili.
Sul lato esterno destro dell’altare si trova un campaniletto a vela, semplice e discreto, che si affaccia sul rione del Bottino.
Oggi, anche se di dimensioni contenute, la Chiesa della Cura resta un luogo identitario per gli abitanti del quartiere e parte integrante del patrimonio storico di Proceno.
Dove
Corso Regina Margherita, 30, 01020 Proceno (VT)