Nel punto più alto di Proceno si trova la Chiesa di Sant'Agnese da Montepulciano, patrona del borgo. Sorge dove, nel 1283, fu fondato il Monastero delle Suore del Sacco su richiesta della comunità procenese. A guidarlo fu una giovanissima Agnese, appena quindicenne, che rimase a Proceno per 23 anni, diventando figura spirituale centrale per il borgo. All'interno si trova una tela del 1879 che raffigura la Comunione miracolosa di Sant'Agnese, opera di Vincenzo Pacelli, nipote di Papa Pio XII. Una epigrafe in marmo, datata 1883, ricorda il sesto centenario dell'arrivo della Santa a Proceno. Le vetrate rappresentano Sant'Agnese e San Vincenzo Ferreri, patroni del borgo.
Il monastero originario, dedicato a San Pietro Apostolo, è andato perduto, ma si suppone che alcune strutture presenti sul Poggio di Sant'Agnese ne siano residui. Dopo vari crolli e ricostruzioni (1709, 1735, 1872), nel 1880 fu ultimata l'attuale chiesa, costruita in forma circolare, con lucernario centrale e due vetrate. Il portale d'ingresso, in travertino, proviene dalla sala ducale di Palazzo Guido Ascanio Sforza.
L'Orto di Sant'Agnese e il miracolo dell'Acquasanta
Accanto alla chiesa si trova l'antico Orto del Monastero, luogo di raccoglimento e meditazione dove, secondo la tradizione, Agnese ricevette per dieci domeniche l'Eucaristia direttamente da un angelo. Questo giardino, affacciato sulla valle del torrente Stridolone, ha al centro un ulivo secolare da cui nascono quattro nuovi polloni.
Nel 1968 e nel 1998 l'orto è stato oggetto di restauri. Durante l'ultimo intervento è stata collocata una terracotta policroma dell'artista Mario Vinci, che raffigura Sant'Agnese nell'atto di ricevere la comunione miracolosa.
Scendendo verso la via di Sant'Agnese, si scorge una edicola circondata da tre cipressi, in località Acquasanta: è qui che, secondo la tradizione, Agnese fece sgorgare miracolosamente una fonte per dissetare Suor Margherita durante il viaggio.
Ogni 20 aprile, giorno della sua festa, si svolge una processione dal centro del borgo al Poggio di Sant'Agnese.
Un luogo ancora vissuto
Oggi, l’orto e la chiesa sono mantenuti dai fedeli del borgo. Il luogo, curato nei dettagli, è aperto a tutti come spazio di preghiera, silenzio e bellezza. La Santa è ricordata anche da Santa Caterina da Siena, che la definiva “Madre nostra, Agnese gloriosa” e la indicava come esempio di vera umiltà.
Dove
Via S. Agnese, 54, 01020 Proceno (VT)